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COS’È L’INTERLEUCHINA 6? PERCHÉ SI STANNO TESTANDO FARMACI CHE LA INIBISCONO PER CURARE I PAZIENTI AFFETTI DA COVID19?

L’azione del Tolicizumab potrebbe essere utile nei pazienti infetti da Covid 19 per evitare che un’eccessiva risposta citochinica induca quella sequenza di fenomeni che portano allo sviluppo di una sindrome respiratoria grave. In tal senso, quindi, una modulazione del sistema immunitario giocherebbe un ruolo nel controllo delle forme più gravi di malattia respiratoria da Covid 19. Tuttavia, il ruolo del Tolicizumab è ancora da verificare con trial clinici che sono attualmente in fase di sperimentazione.

Un possibile rischio nell’uso del Tolicizumab potrebbe risiedere nella totale inibizione dell’attività dell’interleuchina 6, che essendo una sostanza regolatrice della risposta infiammatoria, se prodotta a livelli ottimali, svolge un ruolo di protezione verso le infezioni.

Nella patogenesi della ARD (la sindrome da: acute respiratory distress syndrome) che caratterizza i quadri gravi di infezione polmonare da Covid 19, un ruolo determinante risiede in un’esagerata risposta infiammatoria del soggetto infetto dal virus SarS-CoV-2.

L’eccessiva risposta consiste nel rilascio di sostanze tipiche dei processi infiammatori, le citochine. Tra queste, quello maggiormente implicato è il complesso delle interleuchine (in particolare l’interleuchina 6).

In poche parole, il problema dei pazienti con forme gravi di Covid hanno un sistema immunitario che risponde “troppo violentemente” al virus, mettendo in difficoltà il nostro organismo.

L’azione dell’interleuchina 6 in condizioni normali è fondamentale nell’innescare i processi di difesa dell’organismo. Tuttavia, se prodotta/attivata eccessivamente, questa può generare una reazione dannosa per l’organismo umano. Un processo utile alla protezione dell’individuo – l’attivazione dell’interleuchina 6 – se sfugge al controllo ed alla fisiologica modulazione, può esso stesso essere fonte di una grave patologia, come avviene nei casi gravi di Covid19.

Per tale motivo è stato proposto nei pazienti affetti da Covid 19 l’uso di un anticorpo monoclonale, utilizzato in precedenza per la terapia di una malattia cronica autoimmune, l’artrite reumatoide: il Tolicizumab. Questo anticorpo esplica la sua azione terapeutica bloccando i recettori dell’interleuchina 6, inibendone l’azione dannosa verso i tessuti del paziente stesso.

Nella popolazione cinese che ha sviluppato una ARDS da Covid19 e per questo motivo è deceduta, i livelli di Interleuchina 6 rilevati sono stati significativamente superiori alla norma.

Fonte: Medical Facts, articolo a firma Alessandra Migliara, pubblicato il 25 marzo 2020

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